18 Lug L’Arap (Piemonte più Liguria) prima associazione in Italia per numero di soci allevatori: 6419.
Approvato il bilancio, attestato su 13,5 milioni di euro. All’assemblea l’esordio del neo-assessore regionale all’agricoltura Marco Protopapa.
CUNEO. Con una votazione per alzata di mano, l’associazione regionale degli allevatori piemontesi ha concluso i lavori dell’assemblea 2019. L’assise dei delegati convocata martedì 16 luglio a Madonna dell’Olmo, presenti tutte le componenti del sistema allevatoriale e il nuovo assessore regionale all’agricoltura del Piemonte, Marco Protopapa, ha approvato all’unanimità la relazione del presidente uscente Roberto Chialva, il bilancio consuntivo 2018 tornato in pareggio su poco meno di 13,5 milioni di euro, e i nomi proposti per il rinnovo delle cariche sociali.
L’Arap taglia dunque un nuovo ed importante traguardo, pur venendo da un triennio impegnativo durante il quale sono stati completati i programmi di fusione per incorporazione delle associazioni provinciali piemontesi ed è stata acquisita – a partire dal 2018 – l’attività istituzionale svolta dall’associazione regionale allevatori della Liguria. “Sono convinto – ha sottolineato Chialva al termine della sua ampia panoramica – che le filiere collegate al settore zootecnico potranno trarre notevoli benefici dalla nostra attività, anche alla luce delle crescenti richieste dei consumatori in termini di sicurezza, tracciabilità, origine, sostenibilità e benessere animale”.
L’auspicio del presidente è stato raccolto dal neo-assessore Protopapa: “Seguendo l’assemblea ho apprezzato i risultati fin qui raggiunti e soprattutto il clima di operosa armonia che caratterizza il mondo allevatoriale da voi rappresentato in tutte le sue articolazioni. Posso assicurare che la Regione Piemonte sarà vicina e presente, anche per quanto riguarda l’aspetto promozionale delle mostre e delle fiere, i luoghi dove la zootecnia assume una valenza pubblica per avvicinare la nostra agricoltura di eccellenza alla platea dei cittadini”.
Impossibilitato a partecipare, ha inviato il suo saluto l’assessore ligure Stefano Mai, in cui ha messo in risalto la proficua collaborazione avviata con l’Arap. In sala sono invece intervenuti, portando il loro contributo, il presidente dell’Anaborapi Renato Giordano, il professor Giorgio Borreani dell’Università di Torino che cura alcuni dei principali piani di intervento nel campo dell’assistenza specialistica e il direttore dell’Istituto Zooprofilattico Giorgio Ferrari. Dal suo canto, il delegato confederale della Coldiretti Bruno Rivarossa ha richiamato la forza del modello “carne e latte” in Piemonte, sostenuto dalle positive sinergie messe in atto da tutti gli attori del sistema.
Ed ecco alcuni numeri, forniti dal direttore Tiziano Valperga, che fotografano la realtà rappresentata da Arap. “Il numero degli associati è salito a 6.419, fra allevamenti in selezione e in pre-selezione. Su tale incremento incide l’acquisizione della Liguria, con oltre 300 soci. I capi grossi controllati nel 2018, compresi quelli liguri, raggiungono la cifra di 237.120, con un significativo aumento, rispetto al periodo della pre-regionalizzazione, del 21,6 per cento. Oggi l’Arap – precisa Valperga – è al primo posto a livello nazionale per numero di allevamenti associati e al terzo posto in fatto di capi controllati”.
Rilevante anche l’attività del laboratorio Arap unificato nella sede di Cuneo. Il responsabile Daniele Giaccone ha richiamato il nuovo piano strategico Masti-stop, all’avanguardia in Italia, che si è aggiunto agli altri progetti in essere, Dairy-self e Dairy-money. Inoltre è stato conseguito l’accreditamento da parte di Accredia.
Infine ecco i nomi degli eletti, che con i sette presidenti delle Sezioni territoriali, vanno a comporre il comitato direttivo che procederà alla nomina del presidente. Sono Elia Dalmasso, Davide Fiandino, Claudio Fina e Mario Gianoglio per Cuneo; Antono Fassino, Andrea Magliana e Luca San Martino per Torino e Domenico Viarengo per Asti.
Designati anche gli organi di controllo. Il collegio dei sindaci è composto dal presidente Vittorio Morgese (nomina Aia), effettivi Domenico Morabito ed Elena Gallo. Il collegio dei probiviri è presieduto da Elisabetta Salvini (nomina Aia) e dagli effettivi Guido Brondelli di Brondello e Bartolomeo Bovetti. Ultimo atto, la foto da album che il presidente Chialva ha voluto, mettendo accanto a sé e al direttore Valperga, il conte Brondelli di Brondello e il dottor Bovetti, personaggi che hanno segnato oltre quarant’anni di storia dell’associazione allevatori.