04 Set Frisona protagonista alla Mostra regionale di Saluzzo per la Fiera di San Chiaffredo. Passerelle e riflessioni da sabato 3 a lunedì 5 settembre
CUNEO. Considerato il momento, c’è da scommettere che il convegno zootecnico in programma domenica alle 10,30 al Foro boario di Saluzzo farà il tutto esaurito. Il titolo è infatti di massima attualità: “Mercati impazziti e problema siccità: cosa si può fare?”. L’iniziativa è dell’Arap, l’associazione degli allevatori, nell’ambito della 49esima Mostra regionale della Frisona che si apre sabato 3 settembre in concomitanza con la rassegna nazionale della Meccanizzazione agricola, per concludersi con il botto finale della Fiera di San Chiaffredo, patrono della città marchionale, lunedì 5.
Saluzzo è riuscita a tenere in piedi la manifestazione negli ultimi due anni e ora, con orgoglio, la presidente Carlotta Giordano della Fondazione Bertoni – ente organizzatore con il Comune e l’Arap – può parlare non già di “ripartenza”, bensì di “consolidamento”. E l’assessora alle Attività produttive, Francesca Neberti, ribadisce un concetto caro all’amministrazione comunale: “La zootecnia è uno dei perni dell’economia agricola saluzzese assieme alla frutticoltura. In questo ambito, la Mostra regionale della Frisona rappresenta la passerella di eccellenza che qualifica il nostro Foro boario portando in vetrina esemplari di straordinaria bellezza e produttività”.
Ma veniamo ai dettagli della Mostra, che vedrà l’arrivo e sistemazione dei capi iscritti a catalogo – una novantina provenienti da nove allevamenti piemontesi -, già nel pomeriggio di venerdì 2 settembre. Spiega Battista Camisassa, responsabile di area dell’Arap, che segue la parte organizzativa: “Da domenica pomeriggio, completate le operazioni di toelettatura, avremo le prime passerelle sul ring con lo spettacolo delle valutazioni delle manze e giovenche e, a seguire, dei concorsi di conduzione e giudizio dei giovani allevatori nell’ambito dello Junior show regionale. Le sfilate riprenderanno lunedì fino alla cerimonia di premiazione intorno a mezzogiorno, che incoronerà le campionesse da latte 2022, in base alle pagelle stilate dal giudice Anafi Marco Ladina, e i vincitori dello Junior show”.
La qualità dell’esposizione trova conferme nelle recenti classifiche nazionali dei migliori riproduttori, sia genomici che provati e delle migliori femmine, che vedono ai vertici aziende e capi piemontesi. Sottolinea il dato il neo presidente dell’Arap, Elia Dalmasso. Per lui una doppia soddisfazione, essendo il più giovane allevatore salito alla presidenza (ha 26 anni e una laurea in economia e commercio) e conducendo la sua attività assieme alla famiglia nel Saluzzese (allevamento di Piemontese con cascina a Barge e alpeggio a Crissolo, sotto il Monviso). Osserva Dalmasso: “Parlando di razza Frisona italiana alcuni allevamenti regionali sono vere e proprie icone nazionali e internazionali per la loro capacità di presentare bovine al top nelle varie manifestazioni fieristiche. E per quanto riguarda Saluzzo nello specifico, è il solo comune in Italia dove sono nati 2 tori primi in classifica in 2 allevamenti diversi: Royal Sigillo Et di Pierantonio Scotta e Palassotto Inseme Avon Et di Pierangelo Franco. Sono le punte di diamante di un sistema allevatoriale piemontese che grazie a passione e competenza di molti allevatori è oggi qualcosa di davvero importante a livello nazionale ed internazionale. Il lavoro di qualità paga sempre – aggiunge Dalmasso – e va in questa direzione l’operato dell’Arap che assicura da sempre consulenze e assistenza di prim’ordine, grazie a una squadra di alta professionalità”.
Certo, in questa difficile fase storica, anche la zootecnia è fortemente sotto pressione e deve fare i conti con l’allarmante situazione internazionale che sta facendo esplodere i costi di produzione. “Il mondo del latte è messo duramente alla prova, come quello dei bovini da carne – nota il presidente Dalmasso -. Attualmente la remunerazione non copre le spese e urgono interventi per mettere in sicurezza un comparto strategico nell’ambito agroalimentare”.