Le diverse tipologie di controllo funzionale utilizzate per il comparto bovino, riconosciute in ambito ICAR (Comitato Internazionale di Controllo), sono così suddivise:
Le diverse tipologie di controllo funzionale utilizzate per il comparto bovino, riconosciute in ambito ICAR (Comitato Internazionale di Controllo), sono così suddivise:
I controlli funzionali degli ovini da latte riguardano prevalentemente gli ovini della razza delle Langhe con quasi 2.000 capi controllati nel 2015; per quel che riguarda le capre da latte i controlli sono effettuati prevalentemente negli allevamenti che allevano razze Saanen, Camosciata e Roccaverano.
Nell’ambito dei Controlli Funzionali per i bovini da latte il controllo qualitativo del latte si è basato sulla determinazione analitica del contenuto di Grasso, Proteine, Lattosio, Cellule Somatiche oltre ai consolidati parametri urea e caseina, eseguita sui campioni di singole vacche, prelevati mensilmente dai Controllori ed analizzati presso il laboratorio “Centro Latte” ARAP. La regolarità di esecuzione dei Controlli Funzionali da parte dei tecnici ARAP è stata verificata sul territorio dagli ispettori AIA.
Nell’ambito dell’attività istituzionale dei controlli il Sistema Allevatori pone da tempo molta attenzione all’innovazione, al miglioramento dei servizi ed al contenimento dei costi unitari dell’attività di raccolta e gestione dei dati. In quest’ottica ricordiamo come nel 2015 sia andata completamente a regime, nell’attività dei Tecnici di campagna, l’uso di SIALL-CF che, grazie anche ai nuovi cattura-dati connessi direttamente al server AIA, permette di “chiudere” il controllo funzionale in allevamento con una più fruibile e veloce elaborazione dei dati aziendali ad uso dell’allevatore, il quale può disporre appunto dei dati organizzati in appositi elaborati (es. sintetico collettivo). SIALL-CF ha permesso di contenere, in misura importante il costo del personale d’ufficio ARAP.
Nell’ambito dei controlli bovini latte l’ARAP ha continuato a proporre anche per il 2015 agli allevatori il controllo AT4 (che prevede 10/11 visite/anno) in alternativa al controllo AT5 previsto dal “forfait” (8/9 visite/anno) con un incremento della quota associativa. L’adesione a questo servizio si è attestata a circa il 70% degli allevamenti. Occorre sottolineare inoltre che con l’introduzione della selezione genomica si stanno ottenendo ottimi risultati sia per quel che riguarda il miglioramento della linea maschile (incremento indice PFT) sia della linea femminile (scelta mirata delle madri di toro).
Per quel che riguarda la gestione aziendale ricordiamo l’introduzione del programma “Si@lleva”, predisposto dall’AIA, che ha sostituito il programma “Cincinnato”. Questo nuovo software si sta rivelando valido sia per qual che riguarda la facilità di utilizzo sia per qual quel che riguarda la qualità e l’utilità degli elaborati disponibili in allevamento. Si@lleva è apprezzabile inoltre per la sempre più completa possibilità di integrazione delle informazioni che riguardano anche la gestione dell’Anagrafe zootecnica (BDN) che per la Gestione dell’Armadietto Veterinario. Analoghi programmi sono stati predisposti dall’ANaBoRaPi anche per quanto riguarda il comparto carne (WEB GAP).
Nel 2015 il servizio controllo impianti di mungitura ha consentito il monitoraggio dei flussi di mungitura per i singoli animali. Questo servizio beneficia di un costante aggiornamento tecnico da parte dell’Associazione Italiana Allevatori.
Per visionare i Disciplinari di Registri Anagrafici e Libri Genealogici vai al link: www.aia.it/aia-website/it/settori/area-tecnica/ufficio-sviluppo/ufficio-centrale-dei-controlli-sulla-produttivita-animale