11 Ago Chialva confermato presidente dell’Arap per il triennio 2019-2021.
Vicepresidenti Serra e Odetti, con una giunta rinnovata che guarda alle nuove sfide del sistema allevatoriale di Piemonte e Liguria.
CUNEO. Roberto Chialva è stato confermato presidente dell’associazione regionale allevatori del Piemonte. Una designazione all’unanimità avvenuta lunedì mattina nella sede dell’Arap di Madonna dell’Olmo dove si è riunito il direttivo scaturito dalla recente assemblea annuale.
Con Chialva, storico allevatore di Tarantasca, sono stati eletti vicepresidenti per il triennio 2019-2021 Franco Serra di Aramengo (Asti) con funzioni di vicario e Paolo Odetti di Caselle (Torino). Oltre ai rappresentanti dell’ufficio di presidenza, i componenti della giunta esecutiva, in qualità di presidenti delle Sta (Sezioni Territoriali Allevatori), sono Roberto Bongianino di Cavaglià (Biella), Mario Fortunato di Propata (Genova), Sergio Panizza di Alessandria, Simone Parmigiani di Bellinzago (Novara).
Lo spaccato della nuova giunta – rinnovata con una significativa presenza di giovani- riflette la profonda trasformazione che l’Arap ha vissuto negli ultimi anni, con il riordino organizzativo e gestionale indotto dall’incorporazione delle vecchie Apa provinciali nell’unico organismo su base regionale. Non solo, il processo ha superato i confini del Piemonte in quanto dal 2018 l’associazione ha preso in carico le attività della vicina Liguria, associando gli allevatori rivieraschi da La Spezia a Imperia.
“Tutto questo – ha sottolineato Chialva ringraziando il direttivo per la fiducia accordatagli – ha comportato un grandissimo lavoro che abbiamo cercato di portare avanti, pur in presenza di consistenti tagli alle risorse, salvaguardando e anzi potenziando i servizi e le consulenze ai nostri soci e più in generale alla filiera zootecnica piemontese”.
Il triennio appena inaugurato pone sin d’ora importanti sfide, sia per quanto riguarda il settore carne che per il comparto latte. “E’ nostra intenzione – ribadisce Chialva – continuare a lavorare in collaborazione con le associazioni nazionali, perché soltanto facendo sistema il mondo allevatoriale può dire la sua e farsi sentire, in un mercato che è sempre più globale. Abbiamo dalla nostra grandi numeri – nota il presidente – essendo la prima associazione d’Italia come soci e l’eccellenza delle migliori razze da carne e da latte, quali la Piemontese e la Frisona. Ma nel contempo vogliamo tutelare le razze che rischiano l’estinzione, specie nel settore ovicaprino, attuando le misure necessarie per sostenere le pratiche allevatoriali che consentono di presidiare i territori disagiati di collina e montagna, salvaguardando la biodiversità e tutelando gli ecosistemi più fragili del Piemonte e della Liguria”.