Peste suina africana: proteggiamo i nostri animali dall’introduzione della malattia

La peste suina africana (PSA) è una malattia virale altamente contagiosa che colpisce esclusivamente suini e cinghiali, con letalità che possono arrivare al 90%. La malattia non si trasmette all’uomo.

1. La peste suina africana in breve

Non esiste cura né vaccino, è difficile contenere la sua diffusione che provoca effetti devastanti sul patrimonio zootecnico, sul settore della lavorazione delle carni (es. produzione di salumi). La gravità della malattia, la capacità dell’infezione di diffondersi rapidamente fanno sì che i paesi interessati o loro regioni siano soggetti a forti restrizioni commerciali di animali e prodotti per evitare la diffusione dell’infezione.

2. Come si trasmette agli animali

Le modalità di trasmissione dell’infezione sono legate all’elevata resistenza del virus nell’ambiente. Gli animali si possono infettare oltre che per contatto con animali infetti, anche per ingestione di carni o prodotti a base di carne contaminati (per es. scarti di cucina) o per contatto con oggetti come veicoli, attrezzature agricole, attrezzi da caccia, abbigliamento, ecc.

L’uomo non si infetta ma può veicolare passivamente il virus agli animali.

Come si manifesta negli animali

La malattia si può manifestare con morte improvvisa senza sintomi o con la comparsa di febbre elevata, perdita di appetito, emorragie cutanee localizzate in particolare alle estremità degli arti, alle orecchie e degli organi interni. Per le specie colpite la letalità raggiunge quasi il 100%.

3. Come prevenirla

Non esiste alcun trattamento o vaccino.

Nei paesi in cui la malattia non è presente la prevenzione si basa principalmente su rigide politiche di importazione. Quando il rischio di introduzione della malattia è ritenuto elevato, possono essere bloccate le importazioni di suini vivi e prodotti a base di carne di maiale o cinghiale. In ogni caso deve essere sempre garantito il controllo veterinario alle frontiere e il corretto smaltimento dei rifiuti alimentari da aerei, navi o veicoli provenienti da paesi infetti.