19 Nov Giovedì 21 novembre alle Cupole c’è ALLEVATORISSIMA, festa dei frisonisti e del mondo-latte.
Attesa per conoscere il vincitore del premio Italialleva 2019.
CUNEO. Puntuale all’appuntamento d’autunno, torna la storica festa dedicata al mondo dei frisonisti e a tutti gli operatori zootecnici del comparto lattiero-caseario strategico per l’agroalimentare piemontese. La soirée di Allevatorissima va in scena da oltre trent’anni e la tradizione continua giovedì 21 novembre, alle Cupole di Cavallermaggiore.
Nella cornice della serata verrà consegnato il Premio Italialleva 2019, legato al marchio firmato Aia, l’associazione italiana allevatori, a un grande personaggio della zootecnia piemontese che i vertici Arap sveleranno all’ultimo minuto. Assegnato l’anno scorso a Giorgio Ferrero, assessore all’Agricoltura della Regione, il riconoscimento presenta un albo d’oro significativo. Ricordando le ultime edizioni, nel 2013 il premio Italialleva è andato al professore Giorgio Borreani del Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Torino; nel 2014 alla Città di Saluzzo per la fattiva collaborazione all’allestimento al locale Foro boario delle Mostre della Frisona; nel 2015 alla ditta di autotrasporto Delfino di Bernezzo che raccoglie il latte dai produttori Compral; nel 2016 al dottor Enrico Scimone, il dirigente Ferrero che ha avuto un ruolo di primo piano nella costruzione della filiera del latte piemontese; nel 2017 al dottor Bartolomeo Bovetti, storico direttore dell’Apa di Cuneo.
Allevatorissima sarà come sempre un incontro tra frisonisti che, oltre a essere colleghi, sono anche amici, e intendono trascorrere una serata all’insegna della buona tavola e della musica in allegria (suona l’orchestra Diego Zamboni), in un contesto arricchito dagli stand dei partner fornitori di prodotti, attrezzature e servizi, sponsor dell’iniziativa. La festa in famiglia offrirà spunti per tracciare bilanci e analizzare la situazione del settore.
Osserva Livio Diale, presidente del Comitato manifestazioni della Sezione Frisona Arap: “L’annata del latte è stata tutto sommato soddisfacente sul piano della remunerazione, che per i nostri produttori è superiore alla media del prezzo di mercato grazie all’indice che contrassegna e valorizza la nostra filiera tutta piemontese. Abbiamo lavorato tanto in questi anni, rispettando con professionalità rigorosi protocolli, su rintracciabilità, sicurezza alimentare, benessere animale e tutela ambientale. E i risultati si vedono”.