10 Ott A Torino summit dei Laboratori di analisi di allevatori italiani
Arap: In Piemonte analizziamo 1 mln di campioni di latte all’anno.
“Latte, formaggi e carne sono spesso al centro di campagne di disinformazione, talvolta dipinti ingiustamente come nemici della salute o alimenti poco sicuri. C’è una grande mistificazione e quindi abbiamo deciso di scendere in campo per far conoscere ai consumatori finali i nostri controlli e per far chiarezza sul mondo degli allevatori e su tutta la filiera agroalimentare dalla stalla alle nostre tavole”. Parola di Daniele Giaccone, responsabile Laboratorio analisi dell’Associazione Regionale Allevatori Piemonte, associazione che ha promosso a Torino un meeting nazionale dei Laboratori analisi del sistema allevatori.
Si tratta di una due giorni di studi tra l’11 e il 12 ottobre che porta all’ombra della Mole ricercatori dell’Università di Torino, del Cnr, dell’Istituto Zooprofilattico, ma anche di atenei italiani e internazionali come la Cornell University, oltre ovviamente agli esperti di Ara Piemonte.
Analisi di laboratorio, ma anche temi come l’antibioticoresistenza e le problematiche connesse al latte e ai suoi derivati: questi alcuni dei temi toccati nella due giorni torinese, che non si propone solo come un confronto tra addetti ai lavori.
Se da un lato l’obiettivo dichiarato del convegno è confrontare le buone pratiche dei Laboratori di analisi degli allevatori italiani, che non si sostituiscono ai controlli ufficiali, ma vogliono essere un primo fronte di autocontrollo degli allevatori; dall’altra si vuole creare anche un momento di divulgazione scientifica sui prodotti alimentari derivanti dalle filiere zootecniche.
“In Piemonte analizziamo un milione di campioni di latte all’anno, monitoriamo 120mila vacche da latte, l’80% del patrimonio zootecnico regionale. I laboratori sono molto collegati al territorio e con tutta la filiera e hanno una grande responsabilità nell’autocontrollo degli allevatori, dei caseifici e delle aziende agroalimentari”, ha spiegato Giaccone.
“Si tratta di realtà che andrebbero conosciute meglio. Il consumatore quando sente parlare di associazione allevatori ignora spesso l’esistenza di una struttura tecnica, come il nostro laboratorio, di sostegno alla produzione alimentare dei prodotti che arrivano sulle nostre tavole. L’appuntamento di Torino serve anche a confrontarci al nostro interno per trovare la giusta maniera di dare spunti al consumatore, per far conoscere al consumatore come tuteliamo la salubrità dei prodotti”, ha spiegato Giaccone.
L’idea è quella di mettere attorno ad un tavolo personalità del mondo accademico e dei controlli “per far passare il messaggio: c’è una rete che controlla quotidianamente l’attività di allevatori, dalla alimentazione degli animali ai farmaci fino alla filiera e ai prodotti che mettete sulla tavola”, ha rassicurato Giaccone.
“Ultimamente si assiste ad una crociata contro il latte. Eppure ci sono nutrizionisti che lo hanno rivalutato, alcun grassi contenuti nel latte sono protettivi, antitumorali e hanno una importanza da un punto di vista nutrizionale positivo. Occorre far passare questo messaggio alla grande massa, che ne consuma sempre meno”, ha concluso Giaccone.