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Domenica 3 settembre MOSTRA CAPRINA a ROCCAVERANO

ROCCAVERANO (Asti).  Domenica 3 settembre, nella piccola capitale della Langa Astigiana, la razza caprina di Roccaverano e la razza Camosciata saranno le protagoniste di una giornata all’insegna della tradizione dell’allevamento locale e dei prodotti lattiero-caseari tipici, a partire dalla celebre Robiola di Roccaverano Dop.

Alla 14esima Mostra caprina promossa dalle istituzioni locali, provinciali e regionali in collaborazione con l’Arap, saranno presenti nel campo sportivo comunale circa 150 capi (anche maschi da riproduzione e gruppi di novelle) che fin dal mattino potranno essere osservati dal pubblico nelle loro evoluzioni. Intanto la giuria composta dai giudici Michele Traverso e Sergio Baino provvederà alla valutazione, in vista delle premiazioni annunciate a partire dalle 15,30.

Un importante momento di cultura zootecnica è previsto alle 11,30 con la relazione sulle razze caprine in mostra tenuta dal dottor Antonio Quasso dell’Asl di Asti. Per l’Arap intervengono Franco Serra e Simone Grappiolo, presidente della sezione ovi-caprina.

Sono varie le attrazioni contemplate nel ricco programma allestito dalla Pro loco di Roccaverano. Per l’intera giornata le vie dello storico paesino in cima alla collina che divide le due valli Bormida ospiteranno l’esposizione delle macchine agricole e il mercatino dei prodotti langaroli.  Interessante la proposta del pranzo turistico, tutto a base di specialità locali, fra cui la prelibata robiola di Roccaverano Dop.  Musica e folklore durante la manifestazione pomeridiana della premiazione, grazie all’allegria dei “Bravom”. Aperte inoltre le visite alle vestigia artistiche, fra cui la rinascimentale chiesa della Santissima Annunziata, quella romanica di San Giovanni, i ruderi del castello e le torri.

Il consigliere comunale delegato ad agricoltura e mercati, Giancarlo Capra: “Roccaverano ha resistito allo spopolamento e all’abbandono valorizzando l’allevamento caprino e la produzione di formaggi di assoluta eccellenza. La tenuta agricola del territorio, con circa 1200 capre produttrici, si è così accompagnata alla promozione in chiave turistica dei suoi tesori gastronomici, dalla robiola alla nocciola, dal capretto ai salumi e delle sue bellezze naturali”.

Una nota interessante. La Robiola di Roccaverano è l’unico formaggio Dop italiano che può essere prodotto esclusivamente con latte caprino, con latte caprino e vaccino, con latte caprino e ovino. Deve comunque essere sempre presente almeno il 50% di latte di capra, lavorato sempre a crudo. Le capre vivono allo stato brado cibandosi di erbe e fiori sui pascoli dell’Alta Langa.